SORVEGLIANZA RADIOMETRICA SUI ROTTAMI METALLICI E RAEE

Per sorveglianza radiometrica si intende l’insieme delle operazioni che un’azienda effettua per individuare sorgenti o materiali radiocontaminati al fine di rilevare la presenza di anomalie radiometriche e garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione.

L’obbiettivo è quello di proteggere tutte le persone che potrebbero essere colpite dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti ed evitare la contaminazione dell’ambiente.

Le norme italiane di riferimento appartengono a diversi categorie:

Il Regolamento UE N.333/2011 è una norma specifica che impone l’obbligo per tutti coloro che importano, raccolgono, depositano, o che esercitano fusione di rottami o altri materiali metallici di effettuare la sorveglianza radiometrica (Allegato XIX del D.Lgs.101/2020).

Esistono poi altre norme generali che regolano l’esercizio di impianti di rifiuti convenzionali nei quali potrebbero essere ritrovate sorgenti radioattive (come nel caso dei RAEE).

Si tratta del D.Lgs 49/2014 Allegato VII punto 2.2 e del DM 29 01 2007 allegato che contengono le linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse).

Al punto E 5 si regolamentano invece le migliori tecniche e tecnologie per gli impianti di trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Gli impianti di gestione dei rifiuti sono soggetti alla normativa ambientale che, in alcuni casi, richiama la necessità della sorveglianza radiometrica.

RILASCIO ATTESTAZIONI DI SORVEGLIANZA RADIOMETRICA

Rilasciamo attestati di avvenuta sorveglianza radiometrica, come previsto dalla normativa, avvalendoci della strumentazione idonea soggetta a taratura.

Per avere maggiori informazione e approfondire ulteriormente l’argomento visita la pagina del servizio