DOSE DA MATERIALI DA COSTRUZIONE

Questo aspetto è di nuova introduzione nel sistema regolatorio italiano. Si riferisce ad alcune tipologie di materiali da costruzione presenti sul mercato: i materiali da costruzione che rientrano nel campo di applicazione della legge sono elencati nell’allegato II e di seguito riportati:

1. Materiali naturali

a) Alum-shale (cemento contenente scisti alluminosi).

b) Materiali da costruzione o additivi di origine naturale ignea tra cui:

·             granitoidi (quali graniti, sienite e ortogneiss);

·             porfidi;

·             tufo;

·             pozzolana;

·             lava.

·             derivati dalle sabbie zirconifere

2.Materiali che incorporano residui dalle industrie che lavorano materiali radioattivi naturali tra cui:

a.    ceneri volanti;

b.    fosfogesso;

c.     scorie di fosforo;

d.    scorie di stagno;

e.    scorie di rame;

f.     fanghi rossi (residui della produzione dell’alluminio);

g.    residui della produzione di acciaio.

Questa normativa va ad integrare il Regolamento UE 305/2011 sui prodotti da costruzione in relazione alla marcatura CE e va ad integrare quanto previsto per la stesura della dichiarazione di prestazione: questi adempimenti coinvolgono il fabbricante, il mandatario, il distributore e l’importatore. Per tale situazione di esposizione esistente, il nuovo decreto fissa un livello di riferimento pari ad 1 mSv/anno.

Per questi materiali che rientrano nell’elenco di cui all’allegato II, è necessario effettuare una misura delle concentrazioni di attività di Ra-226, Th-232 e K-40. Tali valori di concentrazione di attività sono necessari alla stima dell’ “Indice di concentrazione di attività – Indice I”.

Se il valore dell’indice di concentrazione di attività è pari o minore di 1, il materiale in esame può essere utilizzato come materiale strutturale (quindi in grandi quantità) senza che il livello di riferimento sia superato. 

Se il valore dell’indice I risultasse superiore a 1, è necessaria una valutazione accurata del possibile contributo in termini di dose efficace (mediante Esperto di Radioprotezione), tenuto conto delle caratteristiche del materiale in termini di spessore e densità. Nei casi in cui il materiale è suscettibile di dare una dose>1 mSv/anno, tale materiale non può essere utilizzato per l’edilizia civile (materiale strutturale di abitazioni e di edifici a elevato fattore di occupazione.) ma per scopi diversi, che vanno previsti che nei codici e nei regolamenti edilizi.

Per tali materiali – prima della loro immissione sul mercato, è necessario:

  • Determinare le concentrazioni di attività dei radionuclidi specificati (226Ra, 232Th, 40K)
  • Effettuare una prima valutazione (screening) mediante l’applicazione dell’indice di concentrazione di attività (indice I); 
  • Qualora il valore dell’indice I fosse superiore ad 1, procedere ad una stima della dose più accurata che tenga conto di altri fattori. 

indice concentrazione attività:

I = C226Ra/300 + C232Th/200 + C40K/3000